PIANO DI VIABILITA'

PIANO DI VIABILITA' AZIENDALE

Per viabilità aziendale si intende tutto ciò che è connesso con lo spostamento delle persone, dei mezzi di trasporto, delle materie prime e dei prodotti all'interno degli spazi aziendali, siano questi reparti chiusi o aree esterne.

 

La tendenza è spesso quella di considerare la sicurezza della viabilità interna solo per gli aspetti che riguardano il trasporto o l'esodo in caso d'emergenza; la viabilità generale viene invece spesso vissuta come un problema complementare, difficilmente gestibile per il suo carattere precario e dinamicamente variabile in base a diversi fattori contingenti quali le possibili interferenze causate da ditte esterne (fornitori e manutentori) la varietà e molteplicità dei percorsi e degli stazionamenti dei mezzi di trasporto interni ed esterni, dei pedoni, etc.


Bisogna invece puntare ad un organizzazione che consideri importante anche il problema della viabilità come una possibile causa di incidenti importanti per investimento nelle aziende.

 

Occorre quindi affrontare in modo organico il problema della viabilità di un insediamento gestendola in

maniera meno disorganizzata con disposizioni e regole certe definite dall'azienda:

 

- Semplificare e ridurre il più possibile i flussi dei prodotti, basandosi sul layout aziendale e limitare al massimo le operazioni di trasporto interno, anche utilizzando, dove possibile, dei sistemi automatici d'avanzamento dei prodotti, quali, ad esempio, i nastri trasportatori.

 

- Riunire in un unico blocco, se possibile, gli spogliatoi, i servizi igienici, i lavabo, le docce ed i locali di riposo:

una razionale dislocazione dei servizi igienico-assistenziali permette di realizzare delle strutture complete, agevoli

da gestire limitando così le necessità di transito dei pedoni all'esterno dei fabbricati.

 

- Qualora vi fossero due accessi stradali è buona regola optare per il senso unico nei piazzali esterni con dedicando un accesso all'entrata e l'altro all'uscita; in questo modo si dimezza automaticamente il rischio di investimento da camion e carrelli.

 

Deve essere data la massima diffusione di quanto definito a tutti i lavoratori, fornitori e visitatori, relativamente a quali siano le regole di viabilità che vigono in azienda.


Il Progetto del Piano della viabilità aziendale

 

 

Il Piano della viabilità aziendale va progettato e definito in forma scritta, e deve definire le regole di circolazione in uso nei reparti e nelle aree esterne dell'Azienda e stabilire le misure organizzative e procedurali sufficienti a garantire la sicurezza dei lavoratori rispetto ai rischi connessi con l'uso dei carrelli elevatori e di tutti gli altri mezzi di trasporto mezzi di trasporto interni ed esterni (traspallet, auto, camion, ecc.) e dei lavoratori/pedoni.

 

Il piano deve prevedere in particolare:

 

- lo stato della pavimentazione e della sua manutenzione deve essere da evitare buche o avvallamenti pericolosi per la stabilità del mezzo e del carico; inoltre va tenuto costantemente pulito da scarti di lavorazione al fine di rendere sicuro il transito di persone e mezzi;

- adottare una chiara segnaletica che permetta di interpretare chiaramente la viabilità aziendale, la disposizione dei luoghi e degli spazi e l'organizzazione complessiva della circolazione interna; prevedere la separazione delle corsie di marcia, evidenziando con strisce e pittogrammi i luoghi di stoccaggio delle merci, di passaggio dei carrelli e dei pedoni;

- realizzare la segnaletica orizzontale con materiali antisdrucciolevoli e ben visibili;

- evidenziare gli attraversamenti pedonali, gli STOP, eventuali pericoli particolari (divieti di attraversamento), ostacoli fissi ecc.

 

Si rammenta che la segnaletica specie quella orizzontale è soggetta ad usura, va tenuta in regolare manutenzione al fine di garantire la sua efficienza nel tempo; è bene che la periodicità del controllo e del ripristino sia definita da apposito programma, facente parte integrale del piano della viabilità.

 

E' importante informare i lavoratori del contenuto del piano di circolazione interna aziendale e vigilare sul rispetto concreto delle procedure di sicurezza. A questo scopo è consigliabile individuare, con apposita procedura formalizzata, un incaricato al controllo periodico frequente (es. un preposto/capo magazziniere).


Nel caso d'inottemperanza del rispetto delle norme di circolazione vigenti all'interno dell'azienda, prendere provvedimenti, quali, ad esempio, richiami verbali e scritti, sospensioni temporanee o definitive ad accedere in azienda da parte di imprese esterne. Tali provvedimenti vanno presi in caso di:


- velocità eccessiva dei carrelli e dei veicoli;

- condurre i carrelli senza la necessaria visibilità;

- mancato rispetto della segnaletica e delle precedenze;

- parcheggio "selvaggio" dei veicoli, soprattutto se questo avviene in corrispondenza delle uscite d'emergenza;

- deposito "caotico" dei materiali al di fuori delle aree previste, soprattutto quando questo costituisce intralcio alla viabilità e pericolo per i lavoratori in caso di caduta dei materiali stoccati in altezza sui posti di lavoro e di passaggio;

- transito dei pedoni e dei mezzi al di fuori delle zone previste e prescritte;

- condotta dei mezzi d'opera e di trasporto senza permessi, autorizzazioni e formazione specifica;

- trasporto di persone su veicoli non autorizzati.

Per il traffico misto di veicoli e pedoni


La larghezza minima (X) delle vie di circolazione con traffico di veicoli e pedoni si ottiene sommando la larghezza dei veicoli più voluminosi o del loro carico (xl), la larghezza minima delle vie pedonali (0,8 metri) e una tolleranza di manovra (x2) minima di 0,4 metri.

 

Via di circolazione a senso unico con traffico di pedoni ridotto.


Per il traffico pedonale


Le vie di circolazione principali destinate al traffico pedonale all'interno degli edifici devono avere una larghezza minima di 1,2 metri.

In base a prescrizioni contenute nelle leggi sull'edilizia e sulla polizia del fuoco è possibile richiedere vie di

circolazione più larghe.

 

L'altezza luce delle vie di circolazione pedonali non deve essere inferiore a 2,1 metri (in casi eccezionali sono sufficienti 1,9 metri).


Illuminazione vie di circolazione


Tutte le vie di circolazione interne aziendali devono essere provviste di un'illuminazione naturale o artificiale sufficiente, adeguata allo scopo.

 

I valori di illuminamento richiesti variano a seconda del luogo.

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