MANUTENZIONE I.R.A.I.

MANUTENZIONE I.R.A.I. - UNI 11224

LA manutenzione degli impianti è obbligatoria ai sensi del DM 10 marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro".

Le norme tecniche UNI/CEI danno indicazioni sulle modalità di effettuazione della manutenzione. Sistemi di rivelazione di incendio


La UNI 11224:2019 descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione e la verifica generale dei sistemi di rivelazione automatica di incendio.

UNI 11224:2019 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi


La presente norma descrive le procedure per ii controllo iniziale, la sorveglianza e ii controllo periodico, la manutenzione e la verifica generale dei sistemi di rivelazione di incendio. E’ applicabile anche dove il sistema di rilevazione incendi sia impiegato per attivare un sistema di estinzione automatica o attuare dispositivi di sicurezza antincendio. Scopo delle attività di manutenzione è la verifica della funzionalità degli impianti e non della loro efficacia, per la quale si rimanda alla UNI 9795.


Qualora un sistema di rivelazione incendio non risulti conforme alla regola dell'arte, le azioni correttive non rientrano nell'ambito della presente norma. La presente norma si applica sia ai nuovi sistemi sia a quelli esistenti.


Sostituisce: UNI 11224:2011 - La revisione è stata impostata tenendo conto dell'aggiornamento tecnologico e del suo allineamento ai contenuti della nuova edizione 2013 della UNI 9795 e dell’UNI/TR 11607:2015 e la UNI/TR 11694:2017, in particolare: - sono state modificate e, soprattutto, implementate le prove e i controlli sulle apparecchiature di segnalazione acustica e ottica; - sono state modificate e, soprattutto, implementate le prove e i controlli sui sistemi ASD; - è stato rivisto il punto sulla "verifica generale del sistema", modificandone la periodicità; - stata modificata la percentuale del numero di punti da controllare in allarme nel corso dei dodici mesi in funzione dell'anzianità dell'impianto. 


Norme di legge di carattere generale 

 

- D.M. 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di

lavoro - Art. 4 “Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio”. 

- DM 37/2008 Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera 

a) 

della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita’ di

installazione degli impianti all’interno degli edifici. Art. 5 “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività”. 

- D.Lgs. 81/2008 Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. - Allegato IV, Cap. 4 “Misure contro l’incendio e l’esplosione”, comma 4.1.3. 

- DPR 151 del 1 agosto 2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei pro-cedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 

- DM 7 agosto 2012 Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, del DPR 151/2011

- Decreto 20 dicembre 2012 - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi 


Principali norme di riferimento sulla manutenzione impianti antincendio 

UNI /UNI EN / UNI CEN/TS / UNI CEN/TR 

- UNI EN 54 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio (serie)

- UNI EN 671-3:2009 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 3: Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide e idranti a muro con tubazioni flessibili

- UNI 9795:2013 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio

- UNI 10779:2014 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio - UNI 11292:2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio - Caratteristiche costruttive e funzionali

- UNI 11224:2019 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.

- UNI 11280:2012 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi

- UNI/TS 11512:2013 Impianti fissi di estinzione antincendio – Componenti per impianti di estinzione a gas - Requisiti e metodi di prova per la compatibilità tra i componenti

- UNI EN 12094 Sistemi fissi di lotta contro l’incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas (serie)

- UNI EN 12259 Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo d’acqua (serie)

- UNI EN 16925:2019 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler residenziali - Progettazione, installazione e manutenzione

UNI EN 12416-2:2007 Sistemi fissi di lotta contro l’incendio - Sistemi a polvere - Parte 2: Progettazione, costruzione e manutenzione

- UNI EN 12845:2015 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, installazione e manutenzione

- EC 1-2016 UNI EN 12845:2015 Errata corrige 1

- EN 13565-2:2009 Sistemi fissi di lotta contro l’incendio - Sistemi a schiuma - Parte 2: Progettazione, costruzione e manutenzione

- UNI CEN/TS 14816:2009 Installazioni fisse antincendio - Sistemi spray ad acqua - Progettazione, installazione e manutenzione

- UNI CEN/TS14972:2011 Installazioni fisse antincendio - Sistemi ad acqua nebulizzata – Progettazione e installazione

- UNI EN 15004 Installazioni fisse antincendio - Sistemi a estinguenti gassosi (serie)

- UNI ISO 15779:2012 Installazioni fisse antincendio - Sistemi estinguenti ad aerosol condensato - Requisiti e metodi di prova per componenti e progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi - Requisiti generali




 METODOLOGIA DELLA SORVEGLIANZA 

 

La sorveglianza e effettuata dal personale incaricato, normalmente presente nelle aree oggetto della protezione con frequenza, giornaliera settimanale o mensile in funzione del tipo di controlli da eseguire e delle dimensioni dell'impianto.

Il controllo deve essere eseguito seguendo le istruzioni specificate nel manuale d'uso e manutenzione dell'impianto e quelle indicate nelle procedure di sicurezza aziendali.

Deve essere previsto almeno un controllo visivo atto a verificare che le apparecchiature siano in condizioni operative ordinarie, non presentino danni visibili e non siano state nascoste/ostruite da materiali di qualsivoglia natura.

II controllo deve prevedere un esame delle segnalazioni di stato presenti sulla centrale di rivelazione e su tutti gli apparati di segnalazione e/o ripetizione periferici, accertando che le stesse abbiano ottenuto la necessaria attenzione.


Si deve inoltre verificare, a livello 1 (UNI EN 54-2:2007 punto 12.6), che la centrale accetti i comandi e che i led ed il display non presentino anomalie di funzionamento (Esecuzione del test lampade se implementato; accensione e/o spegnimento di led, attivazione retroilluminazione display, ecc.).

Controllare, almeno mensilmente, che le parti di ricambio siano presenti nelle quantità previste ed effettuare ii riordino in occasione del loro impiego. Applicare la stessa accortezza per ii materiale di consumo (carta per stampante, ecc.).


La periodicità della sorveglianza deve. essere opportunamente intensificata se ci sono condizioni ambientali

particolari, quali ad esempio:

- installazione in ambienti molto polverosi;

- installazione in ambienti con frequenti cambiamenti di temperatura;

- installazione in ambienti con alto tasso di umidità o presenza di vapori; 

- prescrizioni specifiche del costruttore o del progettista.


Stante la particolare complessità dei sistemi di rivelazione fumo ad aspirazione la sorveglianza deve includere, sugli stessi, le seguenti azioni:

- verifica del funzionamento dei led e delle lampade di ripetizione eventi, ad esempio tramite apposito comando;

- verifica e annotazione del valore corrente del flusso (se disponibile) o della presenza di guasto flusso; 

- verifica di ogni altra segnalazione di allarme o anomalia rilevabile;

- se presenti, l'ispezione visiva di sifoni per lo scarico della condensa attraverso i tubi di aspirazione;

- controllo visivo dello stato dei tubi di aspirazione e dei relativi supporti in ambienti dove gli stessi sono soggetti a sollecitazioni meccaniche. 

 

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